Metodo delle Terzine alla roulette Analizzando una qualsiasi permanenza Roulette è possibile accorgersi che in media il 50% delle boules generate sono costituite da intermittenze o colpi di uno e da serie di due o colpi di due. Il restante 50% è formato invece da colpi di tre, quattro, cinque... L’intermittenza non è altro che una variazione dello stato di una chance. esempio la formazione ROSSO/NERO oppure NERO/ROSSO è da considerarsi una intermittenza, mentre la ROSSO/NERO o la NERO/ROSSO è una serie di due. Dalla nota legge di formazione delle figure, si evidenzia che su un totale di 1024 colpi considerando nulla la sortita dello zero si hanno: 256 intermittenze e ( 2 x 128 ) = 256 serie di due. Quindi la somma delle intermittenze e serie di due è ( 256 + 256 ) = 512, ossia la metà delle 1024 boules casualmente considerate.
Il rimanente 50% è composto da serie superiori a due, schematizzate nella seguente modo: ” - 64 serie di 3, per un totale di ( 64 x 3 ) = 192 boules
- 32 serie di 4, per un totale di ( 32 x 4 ) = 128 boules
- 16 serie di 5, per un totale di ( 16 x 5 ) = 80 boules
- 8 serie di 6, per un totale di ( 8 x 6 ) = 48 boules
- 4 serie di 7, per un totale di ( 4 x 7 ) = 28 boules
- 2 serie di 8, per un totale di ( 2 x 8 ) = 16 boules
- 1 serie di 9, per un totale di = 9 boules
- 1 serie di 10, per un totale di =11 boules
In definitiva qualunque sia il numero dei colpi considerati si troveranno sempre in media una metà formata da intermittenze e serie di due e conseguentemente l’altra metà costituita da serie superiori al due. Entriamo ora dopo questa breve ma essenziale premessa nella parte vera e propria della metodologia che voglio presentarvi. Si gioca contemporaneamente sulle tre chance semplici, quali Rosso/Nero, Pari/Dispari e Passe/Manque e sempre sulla intermittenza fino al primo colpo di perdita, riprendendo l’attacco solamente quando è sortita una nuova intermittenza. Per quanto riguarda la puntata, giocheremo sempre ed esclusivamente a massa pari, con un capitale iniziale di 4 unità per ogni chance, quindi ( 4 x 3 ) = 12 unità in totale. Quando sui è in attivo su ogni combinazione ci si ferma, per poi ricominciare l’attacco quando si avrà un passivo fittizio di 4 unità, mentre la partita è da considerarsi conclusa quando si ottiene una vincita di 12 unità. Consiglio di non utilizzare assolutamente nessun tipo di progressione, ma attribuire alla fiche un valore economico più alto durante i vari passivi. Alla sortita dello zero il pezzo puntato resterà imprigionato, per essere restituito al colpo successivo se è sortita la relativa chance di appartenenza, oppure perso definitivamente nel caso di uscita della combinazione contraria.
La seguente procedura ha una attendibilità più che sufficiente, affermazione che scaturisce dai dati statistici rilevati dai numerosi test ai quali è stata sottoposta effettuati sia su permanenze personali rilevate nei vari Casinò che generate pseudo casualmente da un calcolatore.
Ricordo tuttavia che non ha il pregio della infallibilità, ma è senz’altro da preferire ad un gioco casuale. I 36 numeri presenti nel cilindro, escludendo lo zero, si suddividono per semplicità in 12 terzine.
Ora per effetto della Legge del Terzo che opera in modo quasi continuo nelle varie successioni dei colpi, in un ciclo di 12 boules è abbastanza raro vedere la comparsa di 12 Terzine diverse nella permanenza, anzi nella maggior parte dei casi in tale ciclo si presentano mediamente solamente i 2/3 delle Terzine, ossia 12 x 2/3 = 8 Terzine diverse. Questo si traduce che nei 12 colpi vi saranno solitamente almeno 2 bolues di ripetizione delle Terzine presenti. Se volessimo estendere questa osservazione a 18 colpi, vedremo che in essi spesso e volentieri esiste una Terzina sortita almeno 3 volte. La tecnica che voglio presentare si basa sulla previsione che, quando una Terzina è sortita almeno 3 volte in un ciclo di 18 colpi, essa ha un’altissima probabilità a ripresentarsi almeno una volta nelle 12 boules seguenti.
Tabella 1
Colpi | Posta | Totale capitale | Incasso | Utile conseguito | 1 | 1 | 1 | 12 | 11 | 2 | 1 | 2 | 12 | 10 | 3 | 1 | 3 | 12 | 9 | 4 | 1 | 4 | 12 | 8 | 5 | 1 | 5 | 12 | 7 | 6 | 1 | 6 | 12 | 6 | 7 | 2 | 8 | 24 | 16 | 8 | 2 | 10 | 24 | 15 | 9 | 2 | 12 | 24 | 14 | 10 | 2 | 14 | 24 | 13 | 11 | 2 | 16 | 24 | 12 | 12 | 2 | 18 | 24 | 11 |
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Questo in quanto si presume che avendo presentato una super frequenza di sortita nel ciclo dei 18 colpi esaminati, è prevedibile una sua nuova sortita entro i prossimi 12 colpi, cioè entro il ciclo teorico di sortita di una Terzina.
Statisticamente si può rilevare che i casi positivi saranno mediamente il 66% di tutti quelli giocati, sempre tenendo conto dell’eventuale sortita dello zero, che produce ad ogni colpo giocato la perdita di 1/37°-esimo della posta. Così giocando per 12 volte una Terzina qualsiasi con la posta di una unità, al termine si avrà: 12 x 1/37 = 0.32, ossia il 32% di perdita. Come progressione di puntata consiglio di seguire quella presentata nella Tabella 1. Se questo primo attacco fosse negativo, si potrà ripetere il gioco con le medesime puntate.
Se la negatività subita in precedenza è recuperata in 2 oppure in 3 attacchi la partita viene considerata chiusa.
Nel caso peggiore, ossia in presenza di un nuovo salto, il quale porta la cassa a - 18 - 18 = -36 unità, si adotterà una condotta di gioco evidenziata nella Tabella 2.
Se operando con questo capitale maggiorato si riesce in qualche modo a recuperare almeno il 66% del passivo è consigliabile ritornare alle puntate evidenziate nella prima tabella.
Tabella 2
Colpi | Posta | Totale capitale | Incasso | Utile conseguito | 1 | 4 | 4 | 48 | 44 | 2 | 4 | 8 | 48 | 40 | 3 | 5 | 13 | 60 | 47 | 4 | 5 | 18 | 60 | 42 | 5 | 5 | 23 | 60 | 37 | 6 | 5 | 28 | 60 | 32 | 7 | 6 | 34 | 72 | 38 | 8 | 6 | 40 | 72 | 32 | 9 | 6 | 46 | 72 | 36 | 10 | 6 | 52 | 72 | 20 | 11 | 7 | 59 | 84 | 25 | 12 | 7 | 63 | 84 | 21 |
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